porti e logistica

E Odone parla di "schiaffo alla città"
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Aeroporto di Genova fuori dall'elenco degli scali strategici per l'Italia, dopo la denuncia del senatore genovese Maurizio Rossi, presidente di Liguria Civica, il mondo della politica e dell'economia genovese alza la voce contro l'esclusione del Cristoforo Colombo dal novero degli scali di seconda fascia (la prima è quella degli hub intercontinentali con Roma, Milano e Venezia).

"L'aeroporto è una colonna di un sistema di connessioni all'interno di un corridoio europeo. Io ritengo che abbia una sua strategicità ed è il messaggio che invio a Roma - dice il sindaco di Genova, MArco Doria, che prosegue - Di questo devono farsi carico però anche tutti colori i quali ai diversi livelli rappresentano la liguria. E' un messaggio anche ai ministri, che devono fare una valutazione obiettiva di quello che la Liguria rappresenta"

Sulla stessa linea il presidente della Camera di Commercio, Paolo Odone, che ricorda: "L'aeroporto era tra quelli strategici, poi è stato stranamente declassato dal ministro Lupi. Adesso Torino in commissione al Senato è riuscita a spingere il suo scalo tra gli strategici. Noi dobbiamo fare lo stesso. Ho visto che se n'è occupato il senatore Rossi. Come Camera di commercio preghiamo tutti i nostri parlamentare perchè facciano sì che il nostro aeroporto diventi strategico."

Due i motivi per i quali vale la pena battersi, secondo Odone: "Il primo è che il Colombo rappresenta un hub intermodale con il porto, il che lo fa unico in Italia. Il secondo motivo è che volendolo privatizzare, un declassamento lo svalorizza proprio nel momento in cui vogliamo cedere le quote e allungare la concessione. Un vero e proprio schiaffo".

Intermodalità e connessioni tra porto, aeroporto, autostrada e ferrovia: questa la chiave di volta secondo il presidente del Cristoforo Colombo, Marco Arato: "Noi riteniamo di avere tute le carte per essere un aeroporto strategico. Le caratteristiche in base alla normativa europea è di essere nelle reti logistiche TEN-T.

Tant'è vero che per l'Europa il Colombo è strategico, e Bruxelles finanzia il progetto di connessione aeroporto-ferrovia. L'interconnessione è un elemento per la strategicità, quindi riteniamo di essere un aeroporto strategico. Speriamo che le commissioni parlamentari e il governo ci ripensino".

Nel pomeriggio è sceso in campo anche il neo presidente della Regione, Giovanni Toti, che in una nota ha dichiarato: "Genova deve avere il riconoscimento di aeroporto nazionale strategico. Lo scalo ligure rappresenta uno dei nodi infrastrutturali più importanti d'Italia, vista anche la rilevanza europea riconosciuta al porto di Genova. Chiediamo con fermezza ai senatori, al presidente della Commissione e al Governo un impegno per rivedere la classificazione dell'aeroporto Cristoforo Colombo di Genova promuovendolo ad aeroporto strategico così come è avvenuto per lo scalo di Torino. Ci auguriamo che il Senato possa, con l'accordo di tutti, sanare questo grave errore di valutazione".

Non solo esponenti politici liguri: a puntare il dito contro la decisione di escludere il Colombo dalla lista degli scali strategici è anche Vincenzo Gibilino, capogruppo di Forza Italia in Commissione Trasporti al Senato. Dopo la presa di posizione di Maurizio Rossi, Gibilino oggi si interroga: "Come è possibile escludere lo scalo di Genova dalla lista degli aeroporti di rilevanza strategica, vista per di più l'attività imponente, tra traffico merci e passeggeri, del porto del capoluogo ligure, e senza contare l'importanza dei nodi ferroviario ed autostradale, nonché la vicinanza con la Francia?"