cronaca

Con la formula "perché il fatto non sussiste"
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L'amministratore Gianfranco Grimaldi, accusato di essersi appropriato di somme di danaro di pertinenza del condominio di Via Brigata Salerno 20 da lui amministrato, è stato assolto con formula ampia "perché il fatto non sussiste".

La Corte di Appello di Genova , accogliendo la tesi difensiva degli avvocati Fabio Maggiorelli e Andrea Tonnarelli, ha ritenuto "che non ci fosse alcuna prova della sussistenza del reato contestato". La difesa fin dal primo grado di giudizio aveva professato l'innocenza di Grimaldi che ha trovato riscontro nel giudizio della Corte di Appello.

Grimaldi, amministratore condominiale, era stato condannato in primo grado a sei mesi di carcere con la condizionale per appropriazione indebita. L'accusa di avere effettuato "sistematici prelievi dai conti utilizzati per amministrare il condominio" nella zona di Sturla è stata smontata però in secondo grado "perché il fatto non sussiste".