economia

Investimento complessivo da 70mila euro
2 minuti e 27 secondi di lettura
Sul molo di Oneglia nasce il polo di promozione delle realtà agroalimentari del territorio. Partendo dalla pesca. I lavori per attrezzare l’infopoint, edificio nato nel 2012 nell’ambito della riqualificazione dell’area pesca imperiese portata avanti dal Comune sono stati realizzati con fondi europei attraverso la Regione e grazie al ruolo fondamentale della Camera di Commercio di Imperia. Nuovi arredi, una moderna sala multifunzionale, tecnologie all’avanguardia, spazi espositivi per prodotti di terra e di mare, attrezzature dei pescatori, materiale illustrativo per rappresentare la stagionalità del pesce e l’utilizzo in cucina.

Nella luminosa sala con le pareti di vetro e quindi aperte visivamente sul mare e sulla banchina, è stato allestito un bancone con lavabo e attrezzature per realizzare cooking show e scuola di cucina, corsi di sfilettatura. Il progetto vede uniti il Gal Riviera dei fiori, gruppo azione locale e quindi la parte che valorizza l’entroterra e l’agroalimentare, e il Gac “Il Mare delle Alpi” ovvero il gruppo di azione costiera - che unisce diverse località dell’imperiese (Ventimiglia, Camporosso, Vallecrosia, Bordighera, Ospedaletti, Sanremo, Taggia, Riva Ligure, Santo Stefano al Mare, Cipressa, Costarainera, San Lorenzo al Mare, Imperia) per la promozione e lo sviluppo sostenibile, anche in chiave turistica, delle zone di pesca.

L’importo complessivo dell’investimento sfiora i 70mila euro. L’operazione è il frutto della sinergia tra comune di Imperia, Camera di Commercio, il settore pesca con le cooperative dei pescatori e il consorzio porto peschereccio di Imperia, il settore dei consorzi turistici. "La struttura – osserva il presidente della Camera di Commercio di Imperia, Franco Amadeo – assume una valenza straordinaria per tutte le categorie e per tutti i settori, dal mondo della pesca a quello della ristorazione e dell’accoglienza. La splendida location e la suggestiva visibilità turistica è un’ottima carta da giocare per ridare fiato all’intero comparto economico. L’idea  - continua Amadeo - è di creare uno spazio vivo, con attività legate al mare, alla pesca e anche ai prodotti tipici del territorio. Un polo di attrazione turistica con corsi mirati per promuovere il pesce locale, il pesce povero, lasciando ai pescatori il compito di spiegare peculiarità del pescato, tecniche di pesca, la stagionalità, il consumo consapevole e sostenibile delle risorse del nostro mare".

La flotta dei pescherecci imperiesi supera le 120 unità, 45 operanti nel porto di Imperia, 47 a Sanremo, le altre nelle realtà più piccole comprese nel Gac: "Il momento non è facile - spiegano Barbara Esposto e Lara Servetti - quest’anno poi le condizioni meteo hanno ingigantito le problematiche del settore, abbiamo avuto durante l’inverno tra pioggia e forte vento pochissime giornate adatte per uscire e molti problemi a reti e imbarcazioni. I danni del maltempo per il settore pesca non vengono riconosciuti".