
Nella giornata di domani (venerdì 22 maggio), ad un anno esatto dalla grande manifestazione che si tenne a Imperia nel 2014, i lavoratori dell'Agnesi torneranno nuovamente a mobilitarsi. “Faremo un presidio dalle 10 del mattino alle 4 di pomeriggio proprio per ricordare la giornata di un anno fa quando il sindaco aveva promosso la prima grande marcia per i dipendenti dell'Agnesi”, prosegue Lazzarini. “Ricorderemo che da un anno a questa parte non solo la nostra vertenza è ancora in essere ma che a tutt'oggi non esiste ancora una soluzione. O, meglio, non esiste un piano industriale che ci possa far sapere quale sarà la nostra sorte”.
Eppure la politica dichiara grande interesse per le sorti dello storico stabilimento di Imperia, con i lavoratori che nei giorni scorsi hanno ricevuto la visita dei maggiori leader in campagna elettorale. “Mi sono adoperato per avere tutti i candidati presidente e fare un incontro unico. Siamo riusciti in parte a recuperarli singolarmente. Da tutte le persone che abbiamo incontrato sinora abbiamo avuto rassicurazioni sul fatto che cercheranno di portare avanti il futuro di questa fabbrica”, spiega il rappresentate sindacale.
In gioco c'è il futuro di 150 lavoratori e delle loro famiglie. “La nostra proposta è quella di una riconversione di questo stabilimento per non destinarlo più solamente alla produzione della pasta. Il che non vuol dire produzione di sughi e pesto. Può anche starci un discorso di questo tipo, ma vogliamo allargare la prospettiva. Questo stabilimento può diventare il fulcro di tutte le attività cittadine legate alla dieta mediterranea. Si potrebbe avere un ristorante con vista panoramica nel quale gustare non soltanto ciò che si produce qui, ma tutto quello che viene prodotto dalle aziende locali”, conclude Lazzarini.
IL COMMENTO
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