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Ex sindaco ed ex assessore infiammano l'agone politico
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“Non era facile portare quasi mille persone a votare per le primarie in un momento come questo. Ci siamo riusciti e adesso sono pronto per tornare alla guida dell’amministrazione lericina”. Queste le parole di Marco Caluri, che domenica si è aggiudicato la sfida alle primarie del centrosinistra per la candidatura a sindaco di Lerici, nonostante un calo di oltre la metà dei votanti.

“Nel 2012 ci fu il record nazionale a Lerici di 2111 votanti in base alla percentuale degli abitanti. Nonostante la sfiducia, i cittadini hanno premiato chi ha sempre lavorato a loro favore. Alle elezioni comunali i cittadini sono sempre presenti, anche se la frammentazione farà diminuire la soglia di vittoria, ma si potrebbe portare a casa il risultato con 1600 preferenze di voti. La voglia di rimettersi in pista e l'entusiasmo con una squadra rinnovata e con esperienza”, afferma Caluri. “Lerici ha bisogno dei punti che sono stati affrontati, soprattutto del PUC, che contiene tutto, come il territorio, l'urbanistica, il turismo, perciò lo scopo è rendere Lerici forte per i prossimi vent'anni.”

Sul crollo dell'affluenza è intervenuto anche Michele Fiore, ex assessore di Lerici, ricordando che "a distanza di nemmeno 3 anni il calo della partecipazione alle Primarie per la scelta del candidato Sindaco del Centrosinistra è stato del 60%". Fiore ha annunciato in queste ore il suo addio al Pd e il sostegno a Luca Pastorino per le elezioni regionali. "Ritengo di non essere più in sintonia con il modus operandi di un partito che ha smarrito la sua identità per ricercare un facile consenso (soprattutto a destra), a discapito della proprio storia, delle proprie radici, dei propri valori", spiega.