cronaca

D'Ambros Rosso (Rsu): "Vogliamo tavolo per parlare col Comune"
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Uno striscione con scritto 'Amiu in Lotta' e altri con gli slogan contro la privatizzazione, aprono il corteo dei lavoratori dell'azienda per la gestione dei rifiuti che protestano contro il progetto di privatizzazione.

I sindacati hanno proclamato uno sciopero per l'intera giornata. In piazza alcune centinaia di lavoratori, con loro anche delegazioni dei metalmeccanici della Fiom e degli autoferrotranviari, che chiedono certezze sul loro futuro occupazionale.

Il corteo, partito dallo stabilimento della Volpara, in Valbisagno, ha raggiunto il centro di Genova. I lavoratori hanno tenuto un breve presidio davanti alla sede dell'azienda in Via D'Annunzio, prima di muoversi verso Tursi per chiedere un incontro con il Sindaco Doria.

"Siamo determinati a far valere le nostre ragioni, il Comune di Genova è il responsabile del destino dei nostri lavoratori e deve dunque essere il nostro primo interlocutore", dice ai microfoni di Primocanale Walter D'Ambros Rosso delle Rsu Amiu. "Sono mesi che chiediamo all'amministrazione comunale l'apertura di un confronto per la tutela di tutti i livelli occupazionali. Questo confronto deve riguardare anche la riapertura della discarica di Scarpino, e l'aggiunta di finanziamenti”.

Sull'ipotesi privatizzazioni il sindacalista si mostra scettico: “Ora come ora la nostra posizione è questa: no alle privatizzazioni. Vorremmo finanziamenti di tipo pubblico. Gli enti devono trovare le risorse per noi. Valuteremo ogni tipo di proposta, ma per ora la nostra idea è contro le privatizzazioni. E' fondamentale per noi la possibilità di sederci a un tavolo e discutere”.

Una delegazione ha incontrato il nuovo assessore all'ambiente, Italo Porcile e il consigliere delegato della città metropolitana, Marco Pignone, per fare il punto sulle prospettive dell'azienda e sulle voci di una possibile privatizzazione. Il tutto si è concluso con la promessa di un incontro tra sindacati azienda e Comune (29 aprile ore 10.30), ma anche con la decisione sindacale di proclamare un nuovo sciopero.  Dalle istituzioni sono arrivate rassicurazioni, ma i sindacati hanno comunque deciso di mettere in programma una nuova astensione dal lavoro.