cronaca

A Trebiano ricordano il giudice Ciampi
1 minuto e 21 secondi di lettura
Spunta un legame con la Liguria nella storia personale di Fernando Ciampi, il giudice fallimentare di Milano ucciso nella sparatoria che ha insanguinato il tribunale meneghino. Ciampi, 71 anni, si recava periodicamente a Trebiano, frazione collinare del comune di Arcola in Val di Magra, dove possedeva una seconda casa. Nel suggestivo borgo, all'abitazione numero 7, ha trascorso alcune delle sue ultime ore di vita, in occasione delle vacanze di Pasqua. Shock alla notizia dell'agguato nella comunità del paese, dove in molti avevano avuto modo di incontrarlo.

"Lo conoscevo da parecchi anni" - racconta la vicina di casa - "la moglie da Milano si era trasferita qui e lui la raggiungeva spesso. Avevano scoperto questi luoghi grazie ad una loro amica, che viveva qui in quello che poi è diventato il loro appartamento."

Il giudice era un grande amante della campagna: "Coltivare l'orto, in particolare, era la sua passione", dice la signora. "Una persona estremamente cortese e disponibile, normale e semplice, che aveva un bellissimo rapporto con gli altri. Entrambi erano originari del sud, lui aveva studiato a Perugia, dopodichè si era trasferito a Milano dove era sempre rimasto. Per quello che so si è sempre occupato di fallimenti e in generale di diritto commerciale. Era un uomo estremamente rigoroso."

E la notizia di una morte così assurda, ovviamente, non è facile da metabolizzare. "Sono rimasta assolutamente sconvolta, parlavamo in giardino la mattina di Pasquetta. Avevamo parlato dell'orto, delle piante, del suo nipotino cui era molto affezionato... una cosa terribile e soprattutto impensabile, aveva modi cordialissimi, mai stato arrogante".