Una Rai non più in balia delle correnti dei partiti, con un amministratore delegato che fa il capo azienda, un cda da 7 membri e, magari, niente più canone. E' la riforma della tv pubblica di Matteo Renzi, approvata ieri in consiglio dei ministri e ora trasmessa al parlamento. Il premier chiede alle Camere di approvare la riforma entro luglio, per non dover eleggere il nuovo consiglio di amministrazione con la vecchia legge Gasparri.
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