Cronaca

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Sì dalla Provincia di Genova al disegno generale del Waterfront, ma con l’attenzione puntata sulle criticità, di metodo e per alcune scelte specifiche, emerse dalle numerose audizioni in commissione di istituzioni, comitati, associazioni e parti sociali, con ampio mandato al presidente Alessandro Repetto che prima della firma allegherà tutto il materiale e le istanze raccolte al protocollo d’intesa tra gli enti. E’ stata questa la decisione adottata oggi in Consiglio Provinciale dopo l’intervento del presidente della IV commissione consiliare Agostino Gianelli (PRC) e del presidente della Provincia Repetto. Gianelli, sottolineando "la novità del percorso partecipato che ha permesso con il massimo impegno di audire molti soggetti " ha evidenziato "le molte criticità trasversali emerse, valutate e raccolte dalla commissione, non sintetizzabili in una posizione netta, e che invitano alla prudenza nel merito del percorso politico." Il presidente della Provincia "ha raccolto l’invito e fatto propria la sollecitazione" ritirando l’ordine del giorno già presentato e impegnandosi "per non limitare l’apporto e la complessità delle questioni poste durante le audizioni, a trasferire tutto il materiale e le istanze raccolte al gruppo di lavoro che dovrà sottoscrivere il protocollo d’intesa tra gli enti, che firmerò con le condizioni pervenute all’interno della commissione." Le criticità raccolte dalla commissione consiliare ( che ha incontrato il Coordinamento dei comitati del Ponente genovese, i consigli di circoscrizione Centro Est, Centro Ovest, Bassa Val Bisagno, Ponente e Medio Ponente, il presidente della Camera di Commercio Paolo Odone, il presidente dell’Autorità Portuale Giovanni Novi, WWF, Italia Nostra, Legambiente, i sindacati Cgil, Cisl, Uil) riguardano "il metodo e alcune scelte di settore

ha detto il presidente Repetto come la forte preoccupazione sugli aspetti occupazionali e i costi del trasferimento dell’aeroporto, e l’impatto ambientale per il Ponente e Sampierdarena delle trasformazioni del nuovo Waterfront. C’è preoccupazione, per esempio, perché lo spostamento a mare dell’aeroporto implicherebbe anche il trasferimento della Piaggio, ma nessuno ha finora definito un piano finanziario, gli investimenti necessari, le garanzie occupazionali per i lavoratori in quella fase, inoltre per l’aeroporto si prospetta solo la soluzione della nuova isola, che potrebbe invece essere destinata al porto, che ha bisogno di spazi in tempi veloci, lasciando l’aeroporto nella posizione attuale e sviluppando studi e progetti per ampliarlo in modo confacente al piano nazionale degli aeroporti." Per il presidente della Provincia le perplessità sulla nuova collocazione dell’aeroporto sono anche altre: "il costo del trasferimento non è pari alle aspettative di sviluppo dello scalo, per cui nel progetto si indica un obiettivo di 5 milioni di passeggeri, senza però dire come si potrà attivare questo incremento di traffici e la pista a mare, una volta realizzata, potrebbe limitare i futuri sviluppi del porto di Sampierdarena per i vincoli imposti dal ‘cono’ di sicurezza per atterraggi e decolli attorno allo scalo". Un altro aspetto emerso è "che non vengano limitate l’espansione industriale e occupazionale delle riparazioni navali e che siano realizzate e inserite nell’Affresco le opere già previste dal vigente piano regolatore portuale." Da Alessandro Repetto arriva anche una risposta alle critiche dell’opposizione di centrodestra in Provincia che oggi con Lorenzo Zito di FI ha protestato duramente "perché su questo tema così importante ci avete imposto il silenzio, come al solito volete decidere facendoci stare zitti". Per il presidente della Provincia "per dire qualcosa l’opposizione doveva restare in aula, non cercare in ogni momento di far mancare il numero legale, contando sul fatto che in una giornata non consueta per il Consiglio diversi consiglieri di maggioranza fossero impegnati sul posto lavoro. Facendo muro contro muro anziché dar prova di senso istituzionale l'opposizione ha perso un’altra occasione."