cronaca

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E' giallo sulla sorte di una donna americana in ostaggio dei terroristi islamici. L'Isis ha annunciato la morte, la cooperante Kayla Jean Mueller, in un raid aereo giordano. Lo scrive su twitter la direttrice del Site Rita Katz.

I terroristi riferiscono che la donna "è rimasta uccisa quando un aereo giordano ha colpito l'edificio dove si trovava nel governatorato di Raqqa, in Siria", scrive il Site, il sito di monitoraggio del jihadismo sul web.

Al momento "non ci sono prove" che la cooperante americana Kayla Jean Mueller sia rimasta uccisa in un bombardamento dei caccia giordani contro obiettivi jihadisti a Raqqa, nel nord della Siria, hanno detto fonti del Pentagono citate dalla Cnn. 

I genitori di Kayla continuano a sperare che sia ancora viva. "Siamo fiduciosi che Kayla sia viva, vi imploriamo di contattarci in privato". E' l'appello rivolto ai leader dello Stato Islamico dal padre e la madre della 26enne, originaria di Prescott in Arizona. I genitori hanno fatto sapere che la giovane è stata rapita in Siria nell'agosto del 2013 e fino a oggi il suo nome era stato tenuto segreto.

"Sono solidale con il popolo siriano, rifiuto la brutalità e gli omicidi che le autorità siriane stanno commettendo contro i siriani, perché il silenzio significa complicità con questi crimini". Sono le parole della giovane Kayla Jean Mueller, la giovane cooperante sequestrata dall'Isis e morta in Siria, in un video postato nell'ottobre del 2011 quando annunciò la sua partecipazione al 'Syrian sit-in' su youtube, firmandolo dall'Arizona.