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Denuncia del candidato della Lega Nord alle Regionali
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"Tra tasse solo rimandate, incertezze nella gestione della modulistica per la richiesta danni e le tante e troppe promesse, mai mantenute, dal "pinocchio fiorentino", in Liguria a quasi tre mesi dall'ultima alluvione che ha colpito Genova, il Tigullio e parte del savonese regna il caos". Lo afferma il candidato della Lega Nord alle regionali Edoardo Rixi che evidenzia come "la denuncia dell'Anci e del suo presidente, il sindaco di Genova Doria, non ha fatto che confermare quello che diciamo da tempo: Renzi e il suo governo hanno "scaricato" i genovesi e i liguri alluvionati, ha abbandonato al proprio destino i sindaci - anche quelli del suo stesso partito! - e non ha mosso un dito per aiutare il territorio, le imprese e le famiglie a rialzarsi dal fango".

"Per fortuna i genovesi e liguri hanno una grande dignità e si stanno rialzando da soli. Ma è impensabile e profondamente iniquo che si continui in questa direzione. E non basta: bisogna intervenire con urgenza per la sicurezza del nostro territorio: in Liguria, secondo l'ultimo report di Anbi, l'associazione nazionale dei consorzi di bonifica, ci sono 112 scuole e 12 ospedali in una situazione di rischio idrogeologico, situazione analoga a quella in Calabria. Per mettere in sicurezza questi edifici è prioritario che i nostri Comuni abbiano la possibilità di uscire dal patto di stabilità che libererebbe risorse immediate per gli interventi", ha aggiunto Rixi.

"Come Lega, in tutte le sedi istituzionali, abbiamo presentato numerose misure per fare fronte una volta per tutte a eventuali future emergenze: esenzione triennale dai versamenti fiscali e contributivi, cancellazione di tutte le cartelle di pagamento emesse da agenti della riscossione, creazione di un Fondo statale che compensi i mancati versamenti contributivi ed esenti per tre anni le attività economiche dalla presentazione del Durc. Sarebbero un primo passo concreto per aiutare davvero i nostri artigiani e le nostre famiglie a rimettersi in piedi e a non sentirsi più abbandonati da un governo che si ricorda di loro solo quando vuole le tasse", ha concluso il consigliere regionale.