"Perdere Costa Crociere per Genova sarebbe perdere la Lanterna o i Grifoni. E' un disastro che possa trasferirsi ad Amburgo. Però bisogna capire che un player che si muove su uno scacchiere planetario sceglie quei luoghi più fertili e adeguati per la propria impresa": così Alessandro Cavo, presidente Fepag Genova, interviene sulla vicenda di Costa Crociere e sull'annunciato trasferimento di 4 reparti ad Amburgo. "Posso dire che l'Italia e Genova in particolare è tra i luoghi più sterili dove gestire un'impresa. Da imprenditore ho a che fare con una pletora di storture burocratiche, per non parlare di una tassazione iniqua, basti pensare alla TARI, la più alta d'Italia. Non sopporto più lo stracciarsi le vesti da parte della politica quando da mesi si sapeva che sarebbe accaduto. Non parlo dei lavoratori, che sono solo parte lesa. Mi chiedo cosa sia stato fatto per evitare che non accadesse. La politica si muove per tenere qui le imprese, per capire i motivi per cui si trasferiscono?", prosegue Cavo.
"Ho fatto una domanda di una copia di un documento in Comune il 3 dicembre e l'ho ricevuta la settimana scorsa. Per un'impresa non è possibile sottostare a questi tempi e a queste tassazioni", conclude il presidente di Fepag Genova.
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