Quattro ore di sciopero, in programma oggi dalle 9 alle 13, in Costa Crociere. A proclamare la protesta unitariamente le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti “in risposta alla decisione di trasferire quattro dipartimenti tecnici e professionali della sede di Genova ad un nuova struttura ad Amburgo con la conseguente soppressione di 161 posizioni lavorative”.
Ore 12.00 - Circa 400 lavoratori della Città metropolitana (ex Provincia di Genova) sono arrivati sotto la sede della Regione Liguria. "Il rischio - spiegano i lavoratori - è che i tagli vadano a colpire i servizi ai cittadini, dalla manutenzione strade, ai centri per l'impiego, a quelli per l'assistenza ai disabili". Alla giunta Burlando chiedono chiarezza rispetto alla loro posizione. "La Regione ha presentato una proposta di legge che non dà risposte e, intanto, il governo prosegue con i tagli lineari", accusano i sindacati.
Ore 11:30 - Si è concluso l'incontro tra i lavoratori di Costa Crociere il sindaco Marco Doria. I sindacati hanno espresso le preoccupazioni dei lavoratori e hanno chieste alle istituzioni di esercitare pressione nei confronti della società. "Qui non stiamo parlando di un'azienda in crisi", dicono i rappresentanti sindacali. "Questa è solo un'azienda che vuole delocalizzare". Il sindaco Doria ha espresso solidarietà ai lavoratori e ha ribadito come si sia giocando "una questione nazionale. Il governo si deve far carico, come con Elettrolux e Thyssenkrupp, della vicenda". Doria ha garantito il massimo sforzo: "Ci faremo sentire". Terminato l’incontro cil sindaco, i lavoratori della Costa Crociere sono tornati davanti alla sede genovese dell’azienda, in piazza Piccapietra.
Ore 11:00 - In piazza anche i dipendenti della Città Metropolitana. Circa 400 lavoratori della ex Provincia di Genova hanno attraversato piazza Corvetto, da dove si dirigeranno verso De Ferrari e la sede della Regione.
Ore 10:30 - Prosegue l'incontro tra i lavoratori di Costa e il sindaco Doria. Al termine, il corteo andrà in piazza De Ferrari dove sarà chiesto un incontro con il governatore Burlando.
Ore 10:00 - I lavoratori di Costa Crociere sono arrivati in via Garibaldi e presidiano l'ingresso di Palazzo Tursi, sede del Consiglio comunale. Una delegazione incontra il sindaco Marco Doria e l'assessore al Commercio Emanuele Piazza. Centinaia i manifestanti, molti i cartelli con scritto “Costa non si sposta” e “Perché dire Amburgo quando puoi dire Genova”.
Ore 9:30 - I dipendenti di Costa Crociere lasciano piazza Piccapietra per muoversi in direzione di Palazzo Tursi, sede del Comune, dove chiederanno un incontro con il sindaco. Succesivamente potrebbero muoversi verso la Regione, in piazza De Ferrari, per incontrare il presidente Claudio Burlando.
Ore 9:00 - Prevista una manifestazione con la partenza del corteo dalla Sede di Costa di Piazza Piccapietra e, per coinvolgere le istituzioni, proseguirà verso gli uffici del Comune e quelli della Regione per un incontro con le autorità locali.
cronaca
Oggi quattro ore di sciopero dei dipendenti di Costa Crociere
2 minuti e 27 secondi di lettura
TAGS
TOP VIDEO
Lunedì 29 Aprile 2024
Meteo in Liguria, primo maggio con la pioggia: le previsioni
Lunedì 29 Aprile 2024
Genoa-Cagliari, bel gesto ultrà genoani non evita scontri
Lunedì 29 Aprile 2024
Prelà, attacchi di lupi al bestiame: "Unica soluzione è l'abbattimento"
Sabato 27 Aprile 2024
Capitale del libro, "Genova incontra la Calabria" anticipa il passaggio di consegne
Venerdì 19 Aprile 2024
"Liguria chiama Roma risponde": le risposte di Cavo, Basso e Pirondini (ottava puntata)
Ultime notizie
- INCHIESTA (2) - I container di Derrick: Aeroporto non dà risposte esaustive
- Genova, evade dai domiciliari e picchia la moglie
- Primo maggio, Maestripieri (Cisl Liguria): "Celebriamo un lavoro giusto e dignitoso"
- Nell'ortofrutta senza comprare: era una piazza di spaccio
- Autobus gratis a Genova, da domani necessario Citypass
- Elezioni, il Centro Europeo dei Consumatori lancia la campagna social
IL COMMENTO
Gila leader umile e vincente: al Genoa non servono rivoluzioni
È la nostra democrazia, candidabili anche i Vannacci