"Mi pare una cosa naturale e doverosa". Così il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, è intervenuto sul caso del pagamento dei tributi statali da parte di cittadini, commercianti e imprese alluvionati in varie regioni a ottobre e novembre scorsi. Il pagamento è previsto entro il 22 dicembre, ma da molti ambienti, anche politici, arrivano pressioni al Governo per sospenderlo per alcuni mesi.Il presidente della Cei ha commentato gli ultimi scandali legati alla corruzione. "La gente onesta non deve lasciarsi umiliare, offendere e tantomeno deprimere dal malcostume. La corruzione esiste, il malcostume esiste e devono essere sempre accertanti e rigorosamente puniti. Ma non dobbiamo mai dimenticare che la stragrande maggioranza dei cittadini è onesta", ha detto Bagnasco.
A margine della sua visita per gli auguri natalizi al personale e ai bambini ricoverati all'ospedale Gaslini il cardinale ha affrontato anche i temi legati alla crisi economica. "I morsi della disoccupazione sono molto profondi e gravi. Non si vedono ancora segnali di vera ripartenza". ha detto il presidente della Cei.
"Qualcosa di positivo c'è ma riguarda piccole nicchie e solo alcuni settori. Temiamo, tutti, che la disoccupazione non cessi ancora, ma auspichiamo tutti che ciò accada. Se la gente non si demoralizza, a tutti i livelli, politico, lavorativo e amministrativo, potremo fare passi in avanti", ha concluso Bagnasco.
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