Sono stati scarcerati i tre tecnici arrestati dai carabinieri del Noe nell'ambito dell'inchiesta su mancati controlli ai container potenzialmente radioattivi transitati dai terminal Vte e Sech del porto di Genova. Per Giovanni Battista Carbone, 76 anni, ingegnere esperto in radioattività, Carlo D'Andria, 46 anni, responsabile commerciale della società Dp Servizi, e Davide Feurra, 44 anni, collaboratore di Carbone, il gip Annalisa Giacalone ha disposto gli arresti domiciliari.
l gip, al termine degli interrogatori non ha convalidato l'arresto di Carbone, non ravvisando la flagranza del reato di falso a lui contestato, ma ne ha comunque disposto gli arresti domiciliari.
I tre, assistiti dagli avvocati Silvio Romanelli, Fabio Strata e Andrea Andrei, sono accusati di associazione per delinquere finalizzata all'omissione dei controlli dei container potenzialmente radioattivi in transito nel porto di Genova.
Tutti hanno respinto le accuse, sostenendo di avere sempre effettuato i controlli. I tre avrebbero ammesso una sola 'leggerezza': avere avuto a disposizione una serie di moduli di verifica già firmati da Carbone, l'esperto, che non sarebbe stato presente fisicamente ai controlli.
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