
Ma lo fa soprattutto anticipando l'idea del ringraziamento: "Abbiamo voluto ripartire immediatamente per rispondere concretamente alla grande generosità dimostrata da amici e sconosciuti. Natale è alle porte e speriamo di recuperare una piccola parte dell'enorme danno subito. Inevitabile è stato aprire il portafoglio e investire risorse di famiglia. Tuttavia, subito dopo le festività, proprio in corrispondenza dei due mesi dall'alluvione che ha sfigurato il nostro negozio, organizzeremo una settimana di tagli e composizioni gratuite per i tanti volontari che ci hanno aiutato a risollevarci, donne e uomini comprese. Dedicare a questa gente una cena sarebbe stata una bella idea, ma avremmo rischiato di dimenticare qualcuno. Attraverso la formula del servizio gratuito pensiamo di esprimere un nostro piccolo grazie a una comunità che si è mobilitata in modo commovente" spiegano Gianna Bruzzone e Cristina Zunino, protagoniste del salone posto sotto strada in via Vittorio Veneto a Mignanego.
In un piccolo paese d'entroterra, i problemi del settore artigiano legato ai parrucchieri non sono rappresentati dalla concorrenza cinese come succede nelle grandi città. Qui i nodi irrisolti, oltre alle inondazioni, si chiamano concorrenza sleale di acconciatrici in nero che viaggiano nelle case senza ricevuta e liberalizzazioni delle licenze che hanno consentito innumerevoli aperture ravvicinate. Temi sul tavolo e irrisolti, gravi quasi quanto l'alluvione.
Appuntamento domani, a Mignanego. Gianna riparte dalla sua professionalità con 50 anni di storia alle spalle e Cristina rilancia, giovane, guardando ora più sorridente al futuro. Con tante storia di enorme difficoltà alle spalle, altrettante da affrontare, ma una certezza: la volontà e la tenacia unite al mestiere possono ancora vincere. Stavolta per dare un taglio al fango.
IL COMMENTO
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