Come mai il premier Renzi non è ancora venuto a vedere i danni dell’alluvione a Genova e nell’entroterra? Domanda di una banalità sconvolgente con una risposta secca: “Andrò a Genova a problena risolto”. Cioè fra dieci anni? Quindici? Venti? “Non voglio fare il gufo che si precipita subito tra le macerie per propaganda politica”. Perfetto. Ma la cosa mi intriga perché ora i giorni sono passati, piove sempre, noi viviamo ormai con l’incubo e la rassegnazione dell’attesa di allerte, i danni sono impressionanti, la crisi che già pesava su Genova più che su altre città italiane sta seminando disastri nel tessuto commerciale.E il presidente del Consiglio che poco più di un anno fa veniva a raccogliere applausi e pacche sulla spalle alla Festa dell’Unità, viaggia giustamente per il mondo, stringe mani a papi e premier, abbraccia i canguri e partecipa a interviste in tv, ma a Genova non si fa vedere. I danni sul territorio liguri sono tali e tanti che è più opportuno stare alla larga.
Eppure un giretto lungo le rive del Bisagno, una passeggiatina sul Fereggiano, un’occhiata a Montoggio, così tanto per farsi un’idea non sarebbe male. Certo, direte: i nostri due ministri in carica sono presenti, e il prefetto Gabrielli è già apparso due o tre volte.
Renzi no. Pensavo che facesse una scappata il giorno dell’inaugurazione dello stabilimento di Piaggio Aeroindustries (era ad Albenga), magari con il suo stile veloce e decisionista, magari senza sbandierare la visita ai quattro venti come avrebbero fatto alcuni suoi predecessori. Niente.
Ho in testa la brutta idea che non abbia voglia di vederci. Tutti noi? Magari tutti proprio tutti no, ma qualcuno….
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