In Italia la contrazione del Pil nel terzo trimestre è risultata "in linea" con le stime Centro studi di Confindustria (-0,1%, dal -0,2% nel secondo). Nel quarto trimestre "gli indicatori fin qui disponibili suggeriscono una variazione nulla; sarebbe una buona base per la ripartenza a inizio 2015". Lo indica Confindustria nella congiuntura flash. Nell'insieme, per l'Italia, "i pochi dati disponibili puntano a un Pil invariato nel quarto trimestre, stima che deve trovare conferma nei numeri prossimamente in uscita; rispetto ad attese di ulteriore calo, ciò sarebbe una migliore base per la ripartenza già dall'avvio dell'anno prossimo", afferma il Csc nell'ultima analisi mensile.
In Italia, viene infatti indicato, "l'export è tornato ad aumentare, l'occupazione mostra i primi segnali di recupero, si è arrestata l'emorragia di credito alle imprese (anche se le condizioni d'offerta rimangono strette) e la riduzione dei tassi, di cui hanno molto beneficiato titoli pubblici e bancari, inizia a essere trasmessa alle piccole aziende".
"Le riforme strutturali danno frutti nel medio termine, ma nell'immediato rispondono alla domanda di cambiamento del Paese e restituiscono così la fiducia necessaria a rilanciare consumi e investimenti", afferma Confindustria.
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