cronaca

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Cinquemila imprese danneggiate dall’incuria e dal maltrattamento del territorio in Italia. Questo l’allarme lanciato dall’Osservatorio del turismo di Unioncamere secondo il quale, negli ultimi quattro anni, queste aziende hanno perso oltre un terzo del fatturato (36%) per effetto dei danni ecologici e ambientali registrati nel nostro paese. La Liguria, insieme a Emilia Romagna, Marche e Toscana, è tra le regioni più colpite.

Il 2014 è un anno record, con un calo record degli incassi e una contrazione media del 16,3%, con picchi che superano il -18% nell’Italia meridionale. Alluvioni e frane sono la principale causa (68,5%), ma fa riflettere anche il dato relativo all’inquinamento ambientale (15,1%) e dei terremoti (6,5%). “La salvaguardia e il controllo della nostra terra è una condizione imprescindibile – evidenzia il presidente Ferruccio Dardanello – non solo per la sicurezza dei cittadini ma anche per la valorizzazione di questo straordinario giacimento di ricchezza che richiama ogni anno milioni di turisti da ogni parte del mondo”.

Il turismo e il settore dei servizi in generale, quindi, rischiano di collassare a causa delle inadempienze dell’uomo: le strutture extralberghiere hanno perso il 37,5% negli ultimi quattro anni, mentre quelle alberghiere hanno fatto poco meglio (-33,4).