
L’agente di cambio sfruttava le sue abili doti di trader e, senza tenere libri contabili, si faceva affidare denaro che poi reinvestiva. In questo modo gli ignari truffati non si rendevano conto che, alle spalle, il professionista effettuava frenetici movimenti su diverse banche. Soddisfatti, i clienti continuavano a fornirgli il denaro per gli investimenti ma non si stavano accorgendo di buttare i soldi. Una volta venuto a galla il sistema, però, le vittime hanno presentato alcune denunce, poi sfociate in condanne.
IL COMMENTO
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