economia

Alle 12:30 si riunisce anche il Consiglio di indirizzo
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Gli scenari aperti dalla bocciatura di Banca Carige negli stress test della Bce e l'aumento di capitale fino a 650 milioni annunciato dai vertici dell'istituto sono per la prima volta all'esame del Cda e del Cdi della Fondazione Carige, primo azionista della banca genovese con una quota del 19% delle azioni.

Il presidente Paolo Momigliano ha riunito a partire dalle 9:30 il Consiglio di amministrazione che sarà seguito intorno alle 12:30 dal Consiglio di indirizzo. Con l'aiuto dei consulenti e degli advisor si deve definire un piano per fronteggiare il nuovo aumento preannunciato dalla banca dopo quello da 800 milioni eseguito lo scorso giugno.

Per rafforzare Banca Carige dopo gli stress test della Bce "la soluzione auspicata è che si proceda con l'aggregazione tra banche prima di un eventuale aumento di capitale". Lo ha detto il presidente di Fondazione Carige Paolo Momigliano: "Un'aggregazione fatta dopo andrebbe a vantaggio dei nuovi azionisti e sarebbe una incongruenza".

Al termine delle riunioni del Cda e del Cdi Momigliano ha confermato: "Nessuna azione contro Banca Carige e nessuna polemica. Proseguiamo l'approfondimento sulle operazioni fatte dalla banca in relazione ai test della Bce per capire e avere un quadro completo della situazione". Fondazione Carige "invita la politica a trovare una soluzione per una incongruenza di base: a fronte di scenari puramente teorici ipotizzati negli stress test della Bce si devono prendere misure concrete che provocano un danno immediato alla banca, agli azionisti e quindi al territorio".

Il titolo ha perso il 28,2% dalla bocciatura negli esami della Bce, resa pubblica domenica scorsa. Carige, che in corso di seduta è arrivata a perdere fino al 9,1% ed è stata sospesa più volte, ha recuperato nell'asta di chiusura, limitando i ribassi allo 0,3% probabilmente grazie all'orientamento della Fondazione, emerso nelle riunioni di oggi, di chiedere alla banca di evitare l'aumento di capitale puntando su un'aggregazione.

"Non è nostra intenzione fare alcuna polemica, sia chiaro, ma è un dato oggettivo quello dei danni che una perdita di valore provocherebbe sul territorio" ha spiegato il presidente Momigliano. "Crediamo che la soluzione da noi auspicata, una aggregazione tra banche, sia una strada che può essere resa percorribile. E' del resto una delle ipotesi previste nei piani di Banca d'Italia. Una soluzione come questa creerebbe valore aggiunto per gli attuali azionisti. Ma se questa eventuale operazione venisse fatta invece dopo un aumento di capitale il valore aggiunto andrebbe a vantaggio dei nuovi investitori. E questa sarebbe una grave incongruenza".

La Fondazione detiene oggi il 19% delle azioni Carige. A giugno ha partecipato all'aumento di capitale da 800 milioni. Banca Carige ha annunciato un nuovo aumento nel 2015 a seguito degli stress test della Bce al quale Fondazione avrebbe difficoltà a partecipare.

Intanto, dopo i risultati dell'esame della Bce Standard & Poor's agisce sul rating di 6 banche europee, tra queste le italiane Carige, Bpm, Veneto Banca e Banca Popolare dell'Emilia Romagna.

LA GIORNATA A PIAZZA AFFARI

Ore 17:30 - Chiusura con il botto per la settimana della Borsa di Milano. Piazza Affari chiude con il Mib a +3.07% (19.783,99). Banca Carige ha chiuso a -0.30% (0.0668 euro)

Queste le quotazioni delle altre aziende liguri:
ANSALDO STS 9.16 +1.89%
BIANCAMANO 0.483 -1.63%
BOERO BARTOLOMEO 18.79 -1.11%
ERG 9.145 +1.44%
PREMUDA 0.26 +4.75%

Ore 16:15
- Carige registra una perdita del 3,88% a 0,0644.

Ore 13:30 - Sulla speranza che la Bce ricalchi le decisioni di quantitative easing della Banca del Giappone a metà giornata le Borse europee confermano l'intonazione molto positiva: Parigi sale del 2,2%, Francoforte del 2,1%, Madrid e Milano (Ftse Mib +2%) seguono da vicino, più cauta Londra che cresce comunque di oltre un punto. In Piazza Affari Autogrill e Stm salgono di oltre il 4%, Finmeccanica del 3%. Sempre sotto pressione Mps (-8%) e Carige (-2%). Molto cauta Mediaset, in aumento dello 0,5%.

Ore 12:12 - Monte dei Paschi di Siena è rientrata agli scambi di Piazza Affari in calo del 10% a 0,6095 euro, con un minimo storico ritoccato a 0,6030. Molto intensi gli scambi: a meno di metà giornata sono passate di mano oltre 90 milioni di azioni contro una media quotidiana dell'ultimo mese di Borsa di 116 milioni di 'pezzi', un quantitativo già molto elevato. In contrattazione normale anche Carige, con un calo del 4%. Su entrambi i titoli è in vigore, per ora fino al 10 novembre, il divieto di vendite allo scoperto.

Ore 11:35 -
Mps prova per ora senza successo a uscire dall'asta di liquidità di Borsa: al momento resta congelata, dopo un ultimo tentativo effettuato a metà mattina, con un calo teorico del 10% a 0,6145 euro, nuovo minimo storico. E' ritornata alle contrattazioni, ma in clima molto nervoso Carige: il titolo segna un ribasso del 5% a 0,0632 euro.

Ore 10:45 - Monte dei Paschi di Siena resta in asta di volatilità in Piazza Affari: dopo aver tentato di tornare agli scambi rientrando in una 'finestra' durata pochi minuti, il titolo è stato nuovamente congelato e cede il 7,2% teorico a 0,656 euro. E' in asta di volatilità anche l'altra banca 'bocciata' dagli stress test europei: Carige segna un ribasso teorico del 7,4% a 0,0616 euro.

BANCA D'ITALIA - Anche con il varo della vigilanza unica Bce la Banca d'Italia "seguirà da vicino l'attuazione" dei piani di rafforzamento che presenteranno Mps e Carige, i due istituti che hanno fallito l'esame Bce. Lo afferma il governatore Ignazio Visco che ricorda come Via Nazionale attuerà "nell'ambito dei gruppi di vigilanza congiunti, del consiglio di supervisione e del consiglio direttivo della Bce".