cronaca

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Franca Cantrigliani, sindaco di Riomaggiore, e Vittorio Alessandro, presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, escono dall'inchiesta aperta dalla procura della Spezia all'indomani della frana che, il 24 settembre del 2012, ferì gravemente quatro turiste australiane che stavano percorrendo la celebre via dell'Amore, il sentiero affacciato sul mare che collega Manarola a Riomaggiore.

E' quanto disposto dal giudice per le indagini Preliminari Diana Brùsacà, che ha accolto le tesi esposte dal pubblico ministero.

A restare in bilico è invece la posizione di Franco Bonanini, ex presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre, a suo tempo pesantemente coinvolto nell'inchiesta "Mani Unte" sulla malagestione dell'ente. Bonanini finì prima in carcere e successivamente agli arresti domiciliari, prima di approdare a Strasburgo come europarlamentare in quota Pd, ed è attualmente a processo proprio per quella vicenda.

L'ex "Faraone" è stato chiamato in causa dall'inchiesta sulla frana come presunto proprietario dei terreni dai quali i massi si staccarono precipitando sul sentiero degli innamorati, provocando il ferimento delle turiste e il sequestro della passeggiata, che da allora è chiusa al pubblico.

In realtà sembra che i terreni di Bonanini si trovino solo vicino a quelli da dove ha avuto origine il movimento franoso. Lo stralcio del fascicolo avrebbe il compito di stabilire se l'ex presidente dell'ente Parco, in virtù della sua posizione e delle risorse a disposizione, avrebbe potuto evitare in qualche modo che si creassero le condizioni per il dissesto geologico alla base dell'incidente.