Tre ore di sciopero e successiva presenza a Palazzo Tursi. Giornata intensa per i lavoratori di Esaote, che si preparano all’incontro con l’azienda del prossimo 10 ottobre. Andrea Baucia, membro delle rsu, è intervenuto a Primocanale, spiegando che alla base della mobilitazione vi è il mancato rispetto degli accordi di programma da parte dell’azienda. “Noi e l’azienda avevamo preso degli impegni al tavolo del Ministero dello Sviluppo economico di mantenere tutto fermo per approfondire la situazione e trovare punti d’accordo”, afferma Baucia. “Questo non è avvenuto: venerdì c’è stata consegnata l’attivazione dell’articolo 47 sulla cessione del ramo d’azienda di una parte di Esaote, del reparto di information technology. A questo punto non esiste più tregua.”Baucia conferma anche le voci riguardanti una diffida che l’azienda avrebbe mandato al Comune: “Sembra che l’amministratore delegato abbia mandato una diffida a ogni consigliere riguardo alla variazione di Puc”. E diffida e Puc sono al centro dell’incontro con il Comune, che per i sindacati rappresenta “l’inizio di possibili nuovi manifestazioni”. Baucia ribadisce la volontà di arrivare con una posizione forte all’incontro di venerdì prossimo e sul clima che si respira tra i lavoratori è chiarissimo: “L’atmosfera è un misto tra rassegnazione e rabbia. Sembra che in Italia si possa fare tutto, anche stracciare gli accordi di programma”.
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