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L’Arte Ottomana e gli storici rapporti culturali tra Genova e la Turchia tornano protagonisti a Palazzo Lomellino, in una mostra organizzata grazie alla sinergia tra Comune, Fondazione Bruschettini e Associazione Palazzo Nicolosio Lomellino di Strada Nuova.
Il capoluogo ligure ebbe un ruolo particolarmente importante a cavallo tra 16esimo e 17esimo secolo, soprattutto come snodo e fulcro principale dei rapporti tra l’Europa e l’Impero Ottomano; questo è testimoniato anche dalla presenza di una colonia genovese a Istanbul, ancora oggi documentabile nel quartiere di Galata/Pera, l’attuale Beyoğlu.

Da oggi sino a domenica 14 dicembre 2014, in via Garibaldi 7, si terrà “Arte Ottomana, 1450 – 1600. Natura e Astrazione: uno sguardo alla Sublime Porta”, una mostra in cui sarà esposta una selezione di oggetti rappresentativi della produzione artistica ottomana, specificatamente riferita al periodo sopracitato, dando vita a una mostra unica nel suo genere.
Dal Corano appartenuto a Maometto II, completo di dedica al sovrano e un’importante tughra di Solimano il Magnifico, a tappeti del XVI secolo che, nell’immaginario collettivo, hanno sempre rappresentato il fascino esotico dell’Oriente.

In contemporanea a Palazzo Bianco vi sarà la possibilità di visitare “Turcherie. Suggestioni dell’Arte Ottomana a Genova”, che si protrarrà fino al 18 gennaio 2015: documenti, libri, tessuti, ceramiche, sculture e dipinti che fanno da testimone all’esistenza di rapporti commerciali saldi e ben instaurati tra la Sublime Porta e l’Antica Repubblica. “Il duplice percorso attraverso l’arte ottomana che Genova offre ai visitatori è un evento di grande valore culturale – ha dichiarato Marco Doria, sindaco del capoluogo ligure – oggi più che mai vivo e di grande attualità anche grazie al gemellaggio con la municipalità di Beyoğlu".