cronaca

Martedì a Palazzo Tursi si svelano i piani futuri
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Il rischio di tornare al punto di partenza è sempre più forte. La situazione all’interno dell’Amt si sta surriscaldando e aumentano così le possibilità per i cittadini di trovarsi in mezzo a un autunno caldo di proteste. Intervenuto a Primocanale, Andrea Gamba, esponente della Filt Cgil Genova, ha fatto il punto sulle difficoltà aziendali e sul rischio di un nuovo sciopero.

Abbiamo aperto le procedure di raffreddamento previste dalla legge sullo sciopero e ci è stato dato un incontro con l’azienda per martedì alle 10. Questo non basterà perché dobbiamo capire con l’azienda e il Comune quali saranno i piani per quest’anno e per i prossimi anni. C’è poi la Regione – continua Gamba - che, oltre alla questione degli autobus che arriveranno, deve affrontare il tema del bacino unico, dell’azienda unica e dell’Agenzia. Un pezzo è stato fatto, il bacino unico no. Lo vedremo solo nel 2016, non nel 2015. A questo punto chiediamo alla Regione, visto che è in ritardo, di mettere tutte le aziende di trasporto pubblico in condizione di partecipare alla gara del 2016 per l’unificazione dei bacini e l’azienda unica”.

Tuttavia, non sembra che l’incontro di martedì possa essere decisivo nello sbloccare la situazione. ““Non credo che ci siano le condizioni affinché l’incontro di martedì sia risolutivo”, afferma Gamba. “Verificheremo. Abbiamo bisogno anche dell’intervento del Comune di Genova a questo punto, più che altro perché chi gestisce queste aziende cerca sempre di coprirsi. Probabilmente non ci sarà dato alcun elemento di chiarezza sullo stato di Amt. Sarà quindi necessario fare un passaggio con il Comune di Genova. E poi bisognerà vedere cosa vorrà fare il nuovo Prefetto”.

E sul rischio di proteste infuocate, il sindacalista della Cgil ha le idee chiare: “L’inverno e l’autunno saranno caldi a prescindere dalla questione Amt, perché sull’articolo 18 stiamo raccogliendo molte adesioni per contrastare i provvedimenti”.