
I cinque, secondo l'accusa, avrebbero irretito attraverso un rito voodoo numerose giovani connazionali, costringendole poi a vendersi sulle strade della prostituzione del ponente di Genova.
Le vittime venivano private di qualche ciuffo di capelli, di alcuni indumenti e di oggetti personali. Il rito di magia nera le rendeva totalmente asservite al gruppo di sfruttatori che le obbligava, con la promessa di essere un giorno liberate dalla maledizione, a prostituirsi consegnando i proventi agli aguzzini alla fine di ogni prestazione.
IL COMMENTO
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