cronaca

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Ammonta ad una cifra non inferiore a un milione mezzo di euro la prima stima dei danni subiti dai musei e giardini del Polo museale di Firenze per "l'evento meteo estremo" che ha colpito ieri Firenze. Lo rende noto la stessa soprintendenza, impegnata nei controlli nei vari musei afferenti al Polo insieme alle ditte esterne.

"Quello che è successo è stato un evento eccezionale difficilmente prevedibile, che non è possibile calcolare su un singolo luogo. E' stato un caso se non ci sono state vittime". Lo ha detto il capo della protezione civile Franco Gabrielli al campo base di Stabbia, a Cerreto Guidi (Firenze), per monitorare la situazione maltempo in Toscana. Ai sindaci di Cerreto Guidi, Fucecchio e Vinci, Gabrielli ha chiesto un censimento dei danni entro tre giorni, per valutare la richiesta di stato d'emergenza.

Martedì la giunta regionale della Toscana dichiarerà gli stati di emergenza e calamità per i danni provocati dal maltempo per i quali, al momento, non c'è una stima definitiva:
"Visto il carattere inedito dell'evento, si tratta di un calcolo difficilissimo, che di ora in ora aumenta". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. "La Regione - ha poi aggiunto - come sempre farà la sua parte per aiutare le imprese e i privati che hanno subito danni". Il presidente Toscano ha ricordato che la Regione spende "50 milioni di euro all'anno per la tutela dell'ambiente. In più - ha aggiunto - ne abbiamo spesi altri 50 da residui di impegni presi negli anni precedenti". Rossi ha ricordato anche un accordo con i vivaisti per il rimboschimento. Riguardo i contributi per i danni, "servirebbe una riflessione profonda a livello nazionale - ha detto Rossi - sarebbe bene che lo Stato regolamentasse la materia. Questi eventi si ripetono ormai a ritmo continuo, sarebbe importante che la politica stabilisse un quadro preciso di riferimento, serve certezza sugli interventi, sul come, sul quando e sul quanto. Forse è il caso che ci si interroghi anche su come agevolare il ricorso a un sistema assicurativo".

Vetrate in frantumi a causa della grandine, affreschi del Duecento 'lavati' dall'acqua penetrata all'interno del complesso così come lavori di Paolo Uccello, meno gravi da una prima valutazione le conseguenze per il cimitero monumentale. E' quanto accaduto all'abbazia di San Miniato al Monte a Firenze, capolavoro dell'architettura romanica fiorentina, in seguito alla bomba d'acqua e grandine e alla tromba d'aria che ieri ha colpito Firenze. I vetri, datati tra fine Ottocento e inizi Novecento, sono andati in frantumi - anche nell'attiguo Palazzo Vescovile - e l'acqua è riuscita così a entrare e ha bagnato alcuni degli affreschi colpendone in particolare alcuni duecenteschi presenti nella basilica stessa e lavori di Paolo Uccello nel refettorio. Per valutare i danni arrecati a questi ultimi, è già stato convocato uno specialista della Sovrintendenza. Danni lievi nel cimitero monumentale delle Porte Sante, che fa parte sempre del complesso: le raffiche di vento e grandine hanno portato solo alla distruzione di alcuni vasi e arredi.

E’ in corso, in ogni caso, spiegano dalla basilica, un bilancio complessivo dei danni. Intanto, comunica la polizia municipale, il Forte Belvedere resterà chiuso, a scopo precauzionale, fino a lunedì quando un team di tecnici compirà un sopralluogo per valutare se esistono le condizioni per la riapertura.