cronaca

L'intera provincia di Imperia a rischio paralisi
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 È ormai realtà l'emergenza rifiuti nella provincia di Imperia. La discarica di Collette Ozotto, frazione di Taggia, ha visto arrivare di nuovo gli agenti della Digos insieme alla Polizia di Sanremo e Imperia. Una situazione vicina al collasso, coi camion che procedono a rilento e i rifiuti che iniziano ad accumularsi nelle isole ecologiche.

Sulle spalle di Idroedil, l'impresa che gestisce il sito di smaltimento, c'è un'inchiesta per presunti illeciti ambientali relativi all'ampliamento del cosiddetto "lotto 6". La discarica rischia di chiudere a fine anno. "La colpa è della politica, è da trent'anni che non decidono nulla - tuona Antonio Russo, sindacalista Fit-Cisl - Ora speriamo che il Prefetto sblocchi la situazione". Collette Ozotto, finora, ha assorbito tutti i rifiuti della provincia di Imperia. In caso di chiusura, scatterebbe l'obbligo di trovare un sito altrove, con ovvio incremento dei costi di smaltimento. Una soluzione che, per ora, non piace a nessuno.

I camion della raccolta rifiuti entrano alla spicciolata, uno alla volta, quando le forze dell'ordine lo consentono. Se prima gli autisti raggiungevano l'area di scarico in un quarto d'ora, ora possono volerci 30-40 minuti o persino un'ora. "Dipende da quanto è carico il mezzo - spiega un addetto alla raccolta dell'immondizia - se è stracolmo, non può salire a più di 20 km orari". E il livello della rumenta cresce. "Se il camion è pieno non può ricevere altro, non ci sono alternative. Le isole ecologiche a Imperia e dintorni sono a tappo".

A rallentare il flusso concorrono i blocchi di polizia e questioni di sicurezza, ma non pochi disagi sono determinati dalla carenza di personale della discarica. Molti dipendenti si sono messi in malattia - dicono - per lo stress indotto dal rischio di perdere il lavoro. E stamattina, verso le 6.30, è scoppiata anche la protesta degli autisti per le interminabili code fuori dalla discarica. "Quaranta camion al giorno e quaranta minuti in media per scaricare. Fate voi il conto".