cronaca

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Dopo i ripetuti moniti alla popolazione di Beit Lahya, all'estremità nord della Striscia, affinché evacuasse le proprie abitazioni, Israele ha iniziato a dirigere un fuoco di artiglieria su quell'area, utilizzata secondo l'esercito come zona di lancio di razzi a lunga gittata. Nelle ore precedenti l'attacco, l'esercito israeliano ha lanciato nella zona di Beit Lahia dei volantini con l'avviso agli abitanti di abbandonare prima di mezzogiorno le case. Questo il contenuto dei volantini: "chiunque trascuri le istruzioni dell'esercito metterà la vita di se stesso e della sua famiglia a rischio. Attenzione". Un razzo, o un colpo di mortaio, sparato dal territorio siriano è esploso sulle alture del Golan, a breve distanza da un avamposto militare israeliano. Non si ha notizia di vittime. Ancora non è noto se l'episodio sia un attacco intenzionale a Israele, oppure se sia legato a combattimenti in corso in Siria fra l'esercito nazionale e forze ribelli islamici presenti nell'area. Ieri era stato aperto il fuoco da nord in direzione d'Israele, con tre razzi, anche dal territorio libanese.

Gli Usa sono pronti ad aiutare per raggiungere una tregua a Gaza: lo ha detto il segretario di Stato John Kerry nel corso di un colloquio telefonico con il premier israeliano Benyamin Netanyahu. Intanto il presidente palestinese Abu Mazen ha inviato una lettera all'inviato Onu per il Medio Oriente, indirizzata al segretario generale Ban Ki Moon, per chiedere che "lo Stato di Palestina sia messo sotto il sistema internazionale di protezione delle Nazioni Unite''. Lo ha reso noto la dirigente dell'Olp Hanan Ashrawi. Il conflitto israelo-palestinese ha già devastato troppe generazioni. Serve una tregua immediata", ha detto il ministro degli Esteri Federica Mogherini alla vigilia della missione che la porterà in Medio Oriente. La titolare della Farnesina ha avuto colloqui telefonici con i colleghi europei.

Mentre si infiamma la situazione in Medio Oriente arriva la denuncia dell'Ong genovese Music for Peace: "Centinaia di tonnellate di aiuti umanitari destinati alla popolazione civile della Striscia di Gaza sono bloccati a Genova da 21 giorni: due ambulanze, sei container di medicinali, apparecchiature mediche, attrezzature per disabili, alimenti per l'infanzia.