
Dati alla mano, il procuratore generale della Liguria, Vito Monetti, ha promosso un protocollo d'intesa tra le cinque procure distrettuali (Genova, La Spezia, Ventimiglia, Savona e Massa) per procedere con le demolizioni.
Le procedure pendenti sono 40 a Genova, 48 a Savona, 58 a Imperia, addirittura 229 a Massa (compresa nella giurisdizione ligure) e solo 5 alla Spezia. "Le differenze tra questi numeri devono far riflettere", osserva Monetti, ricordando poi che "si tratta solo di dati formali, riferiti a un arco di tempo ristretto. Potrebbero esistere abusi mai registrati, presenti da molti più anni".
Ecco, allora, l'accelerata della Procura, l'unico ente abilitato ad eseguire le demolizioni. Il protocollo stabilisce le linee guida per arrivare a risolvere gli abusi in tempi brevi: una prima fase di verifica e censimento, quindi l'invio di personale tecnico sul posto, infine la demolizione vera e propria.
Tra gli abusi segnalati, un cantiere navale alla Spezia, un intero lotto di villette a schiera nell'imperiese, più centinaia di piccoli casi disseminati sul territorio.
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