
Lo ha detto il 'primo ministro' dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk. I quattro, un danese, un turco, uno svizzero e un estone, sarebbero stati liberati "senza condizioni".
Al momento della liberazione sono apparsi stanchi e tesi. Ancora incerta la sorte di altri quattro, ancora ostaggio dei ribelli.
IL COMMENTO
Il nuovo Papa mantenga lo sguardo di Francesco sui detenuti
Il lavoro al centro della battaglia elettorale, ma Genova non ha bisogno di promesse