cronaca

45 secondi di lettura
Giovanni Berneschi, ex presidente di Banca Carige in carcere dal 29 maggio scorso dopo una settimana di detenzione domiciliare, sta 'scrivendo' nella sua cella del carcere di Pontedecimo la sua verità, contestando punto per punto quanto scritto dai magistrati nelle due ordinanze restrittive, una linea che sarà la base per una memoria difensiva. Intanto il suo legale Maurizio Anglesio ha predisposto l'appello avverso l'aggravamento della custodia cautelare disposto a causa della violazione del divieto di contatti esterni al di fuori dell'ambito familiare.

Berneschi avrebbe infatti comunicato attraverso la moglie con il manager di Carige Antonio Cipollina mentre si trovava agli arresti domiciliari nel suo appartamento genovese. "In verità - ha detto il suo legale - Berneschi stava aiutando la moglie, che soffre di una patologia agli occhi, a leggere il numero del conto corrente della donna". Una violazione lieve, secondo Anglesio, che non giustifica l'aggravamento della misura