Senza un cambio di velocità Genova e la Liguria rimarranno al palo. Il cambio lo hanno chiesto con assoluta evidenza i cittadini con il risultato elettorale delle europee e delle amministrative. Ma il cambio lo esigono anche le conseguenze giudiziarie di un sistema perverso e ammuffito, la filosofia del veto, il tentativo della vecchia politica che sta aggrappata al potere come le patelle agli scogli di perpetuarsi all'infinito, giocando sulla presunta assenza di "facce nuove".
Se la Concordia arriverà a Genova, lo abbiamo scritto e detto, sarà un segnale forte all'industria delle riparazioni, ma soprattutto sancirà che deve cominciare una nuova stagione, la "stagione delle competenze".
Genova e la Liguria hanno molte competenze che devono far valere puntando sugli uomini e sulle donne che queste competenze possono bene rappresentare: giovani imprenditori, vivaci commercianti, intellettuali coraggiosi, politici non di professione, non allevati nelle batterie delle segreterie di partito, ma anche loro con competenze di lavoro "non partitico".
Tre prese di posizione di questi ultimi giorni mi sembrano marciare in questa direzione: il cardinale Bagnasco, al convegno sulla sanità e i servizi alla persona ha sottolineato come, se la voglia di fare insieme fosse pari alla generosità dei genovesi la nostra città non avrebbe concorrenti.
Il presidente di Carige, Cesare Castelbarco ha lanciato un forte messaggio di fiducia e contro la rassegnazione affermando che la banca ha il dovere di fare credito ma deve farlo bene. Infine il presidente di Confindustria Genova, Giuseppe Zampini secondo il quale bisogna agire presto e aumentare la velocità di decisione.
Ora la politica locale deve mettersi in condizione di rispondere a queste esigenze per non avere più alibi, ma dimostrare che la buona politica esiste e quando esiste funziona e è davvero al servizio dei cittadini.
Renzi oggi ha detto: "Bisogna rottamare i quadri locali". La prossime primarie per scegliere nel più grande partito ligure il candidato presidente diventeranno la prima dimostrazione di questa nuova rinascita.
cronaca
IL COMMENTO / La stagione delle competenze
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