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Re Juan Carlos ha annunciato la sua abdicazione in un discorso agli spagnoli. "Una nuova generazione reclama giustamente di essere protagonista", ha detto il re ricordando la crisi economica che ha colpito duramente il paese ma rivendicando con orgoglio tutto quello che la Spagna e' stata in grado di fare. Il re ha ricordato "la trasformazione della Spagna" da lui stesso pilotata. Nel suo discorso di abdicazione trasmesso alla televisione, il re ha ringraziato la moglie Sofia "della quale non mi è mai mancato l'appoggio". Felipe, ha aggiunto il sovrano, avrà "il pieno sostegno della moglie Letizia".

Felipe diventerà re con il nome di Felipe VI. Per oggi è stata convocata una riunione straordinaria del governo perché non esiste, nella Costituzione spagnola, una legge che specifichi i passi da fare per una abdicazione. Nel suo messaggio istituzionale, il premier Mariano Rajoy ha elogiato il lavoro di Juan Carlos, per 39 anni capo dello Stato, come "un difensore infaticabile dei nostri interessi" e ha assicurato che il processo di abdicazione si svolgerà "in un contesto di stabilità istituzionale e come prova di maturità della nostra democrazia". Il re Juan Carlos "lascia un'impagabile debito di gratitudine" a tutti gli spagnoli, ha detto il premier.

Alcune migliaia di spagnoli hanno manifestato in una cinquantina di strade e piazze spagnole per reclamare un referendum sulla monarchia o la repubblica, dopo l'abdicazione del re Juan Carlos. La protesta, convocata attraverso i social network, ha visto nella centrale Puerta del Sol di Madrid almeno 20mila manifestanti, secondo fonti di polizia citate dai media. Altri 5mila manifestanti si sono concentrati in plaza de Catalunya a Barcellona, agitando la bandiera indipendentista catalana e all'insegna dello slogan 'Queremos votar el 9 noviembre 2014', data fissata dal governo catalano per la consultazione sull'indipendenza.