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"Scriverò una lettera di diffida indirizzata a Rai, governo e Corte dei conti per evitare che vengano accettate quelle modifiche al contratto di servizio, decise in Commissione di Vigilanza, che generano un aumento di spesa. Se così fosse si genererebbe un danno erariale su cui dovrebbe intervenire la Corte dei Conti". Lo ha detto il senatore di Liguria Civica Maurizio Rossi a margine della riunione della Commissione di Vigilanza Rai.

"Avevo presentato emendamenti di spending review come la riduzione dei canali da 17 a 5, la diminuzione da 5 a 2 delle frequenze con enormi risparmi di costi gestione tecnica, l'accorpamento delle sedi regionali in macro sedi da almeno 6/8 milioni di abitanti di copertura, la riduzione delle direzioni di testata da 13 a 3 e una diminuzione del costo per fiction e acquisti film. Tutte queste indicazioni - ha spiegato Rossi - sono state respinte dalla Commissione di Vigilanza, facendomi davvero dubitare sulla sincerità degli sbandierati intenti di riduzione dei costi della Rai nell'interesse dei cittadini".

"Per fortuna il commissario Cottarelli e il Governo sembrano aver apprezzato le mie proposte e il loro piano di spending review per la Rai va proprio nella direzione che io ho auspicato da tempo. Una forte cura dimagrante è indispensabile per la Rai, che la renda finalmente competitiva sul mercato televisivo nazionale ed europeo e soprattutto in grado di competere - ha concluso Rossi - nella gara che dovrà affrontare per l'assegnazione del servizio pubblico nazionale, a partire dal 6 maggio 2016, data di scadenza, senza possibilità di rinnovo, della ventennale convenzione Stato-Rai".