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Cinque donne capolista alle europee. Matteo Renzi scompagina le liste del Pd per il Parlamento Ue. Renzi decide di lanciare un segnale di "sensibilità" sul tema della parità di genere: in cima alle liste del Pd il magistrato Caterina Chinnici e le deputate, giovani ma già note, Alessandra Moretti, Alessia Mosca, Simona Bonafè e Pina Picierno. Una scelta "non di bandiera", assicura il segretario del Pd, che viene premiata da un voto all'unanimità in direzione, ma fa venire mal di pancia a qualche esponente sul territorio.

Protestano i pugliesi, perché Michele Emiliano viene scavalcato. E litigano in diretta streaming i siciliani, per il no di Rosario Crocetta a Chinnici. E arriva anche la defezione del sindaco di Lampedusa, in corsa per il posto assegnato a Chinnici. Mosca guiderà le liste Pd nel nord ovest, Moretti nel nord est, Bonafè in Toscana,  Picierno nel sud e Chiara Chinnici, figlia di Rocco, magistrato ucciso dalla mafia, nella circoscrizione isole.

La decisione del segretario del PD matura nella notte di martedì. Quando è ormai tutto pronto, il premier, come racconta lui stesso, sceglie di dare con i fatti la "migliore risposta a chi" nei giorni dello scontro sulla parità di genere nell'Italicum lo ha "accusato di scarsa sensibilità sul tema". E così disfa il complicato lavoro di "cucitura e assemblamento" compiuto per settimane da Lorenzo Guerini in contatto con le segreterie regionali, per portare al numero uno di ogni circoscrizione cinque donne. Fino a notte fonda da Palazzo Chigi partono telefonate con esponenti della minoranza per preparare la strada al voto unanime in direzione.