Alla fine il via libera della Camera è arrivato, ma con molta fatica. Il decreto legge enti locali - che contiene le norme "Salva-Roma" - approda al Senato dopo una serata movimentata. Il voto finale è slittato di un'ora per l'assenza del numero legale. Nel pomeriggio, nella votazione sulla fiducia, si erano registrati 325 sì e 176 no. Al di là della "maledizione" del provvedimento - protagonista da mesi di mille traversìe parlamentari - si tratta di un segnale preoccupante per la maggioranza. In particolare, 62 erano gli assenti del Pd, 16 su 28 quelli di Ncd, 18 su 27 quelli di Scelta civica e 8 su 9 quelli di PI.
Per quanto riguarda i dem, erano assenti anche tre delle quattro parlamentari chiamate a guidare le liste per le Europee: Bonafè, Moretti e Mosca. Erano assenti anche 53 su 68 deputati di Fi. Un intoppo che ha provocato l'esultanza di Lega e Cinque Stelle. "Chiaramente le numerosissime assenze all'interno del Pd sono il primo segnale tangibile di insofferenza rispetto alle pagliacciate di Renzi", ha detto il vicepresidente dei deputati leghisti Gianluca Pini. Ma alla fine la maggioranza è riuscita a correre ai ripari.
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