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"Sento parlare oggi di quadruplicare la linea per la Torino-Lione, quando lungo la costa abbiamo il binario unico che collega l’Italia alla Francia. Oggi lo sanno tutti perché a gennaio è deragliato un treno, ma io ne parlo a Lupi da luglio. Ed è dal 1940 che si deve raddoppiare la linea ferroviaria del ponente ligure. Siamo fuori dall’Italia, nessuno fa niente e certamente c’è anche una gravissima incapacità dei nostri politici". 

Sono le parole del senatore Maurizio Rossi (PI - Liguria Civica) che durante la discussione sulla ratifica a Palazzo Madama dell'accordo Francia Italia per la realizzazione dell'alta velocità tra Torino e Lione, ha annunciato il suo voto contrario: 

"Il corridoio naturale - ha aggiunto Rossi - che si doveva fare in Europa era quello che parte da Rotterdam, passa da Genova e arriva a Marsiglia. Con la Torino-Lione è stata scippata la Liguria. E’ stato impedito alla Liguria di fare parte della Liguria".

Rossi ha poi rivolto un appello a quanti contestano altre opere, come il terzo valico ferroviario Milano-Genova, rispetto al quale stanno iniziando le proteste dei NoTav.

"Vorrei invitare tutti a capire che la Milano-Genova è la salvezza di una regione. E’ necessaria: è quaranta anni che si deve fare per salvare una regione. E’ diverso dalla Torino-Lione, prego tutti di capirlo, come io ho ascoltato molte verità dette dal movimento 5 stelle, anche loro capiscano che qui si gioca il futuro economico della Liguria. E’ fondamentale arrivare a Genova per chiudere il corridoio Rotterdam-porto di Genova, collegamento dall’oceano fino al mediterraneo. E da lì basterebbe una media velocità, il raddoppio della Genova-Ventimiglia, che poi arrivi a Marsiglia. Con i francesi si è parlato di media velocità a 200km all’ora per collegare Marsiglia e Genova, e da lì si potrebbe arrivare a Firenze e Roma".

Rossi si rivolge poi al ministro delle infrastrutture: "Lo stesso Lupi ha detto che è fondamentale il sistema intermodale per il futuro del Pil del nostro paese. Stiamo parlando, non della Liguria come trasporto pubblico locale, ma della necessità di collegare il primo porto d’Italia e di collegare l’Italia con la Francia verso la Liguria. Per questo non voterò per un quadruplicamento della Torino-Lione che si potrà vedere molto più avanti: questa linea potrà forse essere utile nel 2040. Pensiamo alle priorità vere del paese, poi semmai alla Torino-Lione".


Nel suo intervento Rossi ha anche spiegato quelle che sono le criticità della Liguria in termini di infrastrutture, di turismo e di portualità: 

"Ne faccio un problema di priorità: l’Italia si sta dividendo in due velocità, le città che stanno rinascendo e quello che viene tagliato fuori dall’Italia, come la Liguria. E’ la terra che vive di turismo e di porto. Eppure la Liguria è tagliata fuori dalle infrastrutture e sta morendo, con il tasso più alto di disoccupazione, il peggior Pil e ha gli stessi numeri del mezzogiorno. Come facciamo a tirare su la Liguria?  Per andare da Ventimiglia a Genova oggi ci vogliono due ore. Per andare da Genova a Roma occorrono 5 ore e mezzo. Basterebbe una media velocità. E che la Toscana non si opponesse a far passare i treni per la capitale passando da Firenze anziché lungo la tirrenica per risparmiare due ore".