
"A fronte di una pretesa difesa della concorrenza, che è giusto difendere, - ha detto oggi Garaventa - il Comune di Genova parte dal presupposto sbagliato secondo cui tutte le imprese di Genova sono disoneste, fanno cartello mettendosi d'accordo, mentre quelle che vengono da fuori sono tutte oneste".
IL COMMENTO
Il bicchiere mezzo pieno della scuola senza cellulari. E all'intervallo, spunta una "cirulla"
Matte non c’è più, smettiamola di chiamarle tragedie