
Intanto Arpal fa sapere che "gli ultimi risultati sul percolato della discarica di Scarpino 1 sversati nel rio Cassinelle stanno per essere trasmessi in Procura e, successivamente, ad Asl e Comune di Genova: non c'è alcun mistero sui dati sulle acque, ma solo la necessità di aspettare i tempi delle analisi e di rispettare il vincolo del segreto istruttorio, cui siamo tenuti in quanto ufficiali di polizia giudiziaria".
E dopo il ricorso alle cure dell'ospedale da parte di due cittadini, l'assessore all'Ambiente Valeria Garotta ha inviato una richiesta di informazioni alla ASL 3, nonostante ieri avesse fatto sapere al Comune che non erano necessarie misure a tutela della salute pubblica, oltre a quelle già in vigore per i torrenti Cassinelle e Chiaravagna. L'assessore ha chiesto di conoscere se allo stato attuale si rendano necessari altri provvedimenti.
IL COMMENTO
Caro Rossi, ti racconto di quando la politica si mise insieme per il bene di Genova
Ex Ilva: Cornigliano ha già dato molto, almeno possa pronunciarsi sul piano