
In una nota firmata dal segretario Roberto Traverso, si legge che la decisione " dimostra ancora una volta che gli interessi privatistici prevalgono su quelli sociali che invece dovrebbero essere garantiti dalle istituzioni. Basterebbe far prevalere il buon senso e invece, pur di fronte ad una situazione che, se confermata, aumenterà l'impegno delle forze dell'ordine
per il servizio di ordine pubblico intorno lo stadio Ferraris di Genova, il Ministero dell'interno preferisce piegarsi alle logiche dei diritti televisivi
che foraggiano le tasche dei soliti noti.
Si preferisce buttare dalla finestra il denaro pubblico per impegnare le forze dell'ordine per garantire sicurezza intorno ad uno stadio pericoloso
ed inadeguato (anche se la prefettura si affanna a dimostrarne l'agibilità con calcoli matematici rigorosamente statistici)".
IL COMMENTO
Palazzo ex Rinascente a Piccapietra: meglio un museo o un nuovo autosilos?
Da Sbarra nel governo a Skymetro, quando la politica dà il peggio