
Il sindacato Sappe ha spiegato che dopo un uomo condannato a 30 anni per omicidio, nella tarda mattina di sabato un altro detenuto nordafricano "ha posto in essere l'analogo l'insano gesto".
L'uomo, un tunisino di circa 30 anni proveniente da La Spezia, è ristretto al primo piano della I sezione detentiva. "Due detenuti che si cuciono per protesta le labbra in due giorni fanno seriamente riflettere e dovrebbero far comprendere a quali livelli sia la tensione in carcere, a tutto discapito delle condizioni di lavoro dei poliziotti penitenziari", commenta Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
IL COMMENTO
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