E' uscita da Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, l'assessore al Sociale Emanuela Fracassi per incontrare i giovani e gli immigrati che manifestavano per il diritto alla casa.E' durato circa un'ora il confronto, tanto acceso quanto civile, sull'emergenza casa. L'assessore Fracassi annuncia che il Comune di Genova cercherà in tutti i modi a livello nazionale di far sì che "i cittadini senza casa in difficoltà economica possano accedere alle case popolari oggi vuote perché da ristrutturare impegnandosi a ristrutturarle loro stessi al posto dell'affitto". "I manifestanti mi hanno chiesto una sistemazione immediata - spiega - ma il Comune non ha proprio una sistemazione immediata da dargli, il Comune di Genova ha sì tanti alloggi sfitti ma ha l'obbligo di legge di metterli a norma per affittarli a chi ha più bisogno". "L'intera ristrutturazione degli alloggi popolari vuoti sarebbe un costo insostenibile per il Comune, che vive nel paradosso 'ho gli spazi, ma non posso usarli' - sottolinea Fracassi - Come assessore ho il dovere di mettere a disposizione delle politiche abitative le case popolari. Mi piacerebbe che le persone stesse possano ristrutturare le case popolari, una volta si poteva, ma oggi è illegale, voglio trovare una soluzione a livello nazionale insieme al terzo settore per rendere possibile l'auto-ristrutturazione". L'assessore si è detto 'disponibile' a un nuovo incontro con i manifestanti.
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