Era tenuto in discreta efficienza il fucile da caccia, una doppietta Beretta calibro 20, con cui Claudio Tognini due settimane fa ha ucciso, per errore, a Stella Andrea Macciò. L'arma, nonostante avesse, una canna fuori uso per un percussore difettoso, era a portata di mano della famiglia Scardino in caso di incursioni di animali selvatici nel giardino, per essere utilizzata per il tiro al bersaglio contro barattoli e bottiglie. E' uno dei nuovi elementi scoperti dagli inquirenti nel corso delle perizie e dei sopralluoghi compiuti nella casa di Stella dove avvenne la tragedia. Tognini e Scardino restano indagati per omicidio colposo in concorso e occultamento di cadavere, mentre Scardino ha in più l'accusa di detenzione di arma clandestina visto che il fucile aveva la matricola abrasa e non era denunciato
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