L'accusa è quella di aver sottratto piccole somme dai pagamenti che, i pazienti, versavano allo sportello del CUP per prenotare visite e interventi negli ospedali savonesi: a finire nei guai un'impiegata dell'ASL 2.La donna, indagata per peculato, è accusata di aver sottratto almeno 600 euro dalle casse degli sportelli del Centro Unico di Prenotazione.
Al momento la 58enne si trova ancora in servizio, ma la vicenda è arrivata di fronte al giudice del tribunale di Savona Enrico Fois. La donna è difesa dall'avvocato Franco Aglietto e ha sempre negato ogni addebito: secondo il legale "gli ammanchi potrebbero essere frutto di un errore nel conteggio degli incassi effettuati attraverso il pagamento con carte di credito o bancomat"
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