Tentò di uccidere madre, confermata condanna

La Corte d'appello di Genova ha confermato per la seconda volta la condanna a sei anni e 20 giorni di reclusione per Federica B., 30 anni, per tentato omicidio nei confronti della madre, 59 anni, avvenuto nel ponente ligure, nel giugno 2010.
 


Pare che la decisione della giovane fosse legata ai mancati esami universitari mentre la madre, forse pensava che stesse per laurearsi. Secondo l'accusa l'imputata aveva così contattato un'amica alla quale avrebbe dato le chiavi di casa e un coltello perché si recasse a uccidere la madre. L'amica si è recata in casa dell'anziana e l'ha colpita con un batticarne e con il coltello ferendola ma poi non se l'è sentita di proseguire. Ha poi patteggiato un anno e 10 mesi. Federica B. era stata condannata a sei anni e 20 giorni dal gup di Sanremo, condanna confermata in appello. Il difensore, avvocato Alessandro Moroni di Sanremo, aveva presentato ricorso in Cassazione sostenendo che la corte d'appello non aveva concesso all'imputata l'attenuante del risarcimento del danno che era stato accettato dalla madre la quale si era dichiarata integralmente risarcita. I giudici, infatti, avevano sostenuto che non è la persona offesa a valutare la congruità del risarcimento ma deve farlo il giudice. Quest'ultimo aveva detto che il risarcimento non era sufficiente perché l'imputata era stata mantenuta dalla madre e si era anche impadronita di denaro. La Cassazione, dal canto suo, ha sostenuto che il danno da risarcire deve essere solo quello diretto del tentato omicidio e ha rinviato ad altra sezione della corte d'appello di Genova che, come ha anche chiesto il pg Luigi Cavadini Lenuzza, ha confermato la sentenza che era già stata inflitta.