cronaca

5 minuti e 16 secondi di lettura
"Quella di Lampedusa è una tragedia enorme che ferisce tutti. Ora lavoriamo con l'Europa perché è inaccettabile che l'Italia sia sola su questo fronte".
 

Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi a Primocanale al suo arrivo al Salone Nautico di Genova.


"Oggi è il giorno della vergogna, per l'Italia e per l'Europa, fare silenzio credo davvero possa essere opportuno. Il tema dell'immigrazione è stato ed è gestito male, è inutile versare lacrime quando ormai è troppo tardi. Colpa della Bossi-Fini? Credo vada assolutamente rivista, il centro destra ha gestito in maniera pessima la questione in molti anni di governo. E' necessario investire nei paesi per prevenire i flussi migratori".
 

Il giorno successivo alla tragedia di Lampedusa arriva a Primocanale il commento dell'assessore con delega all'immigrazione della Regione Liguria Enrico Vesco.


Giornata di lutto nazionale oggi dopo la nuova tragedia dell'immigrazione a Lampedusa. E stavolta i numeri sono quelli di una strage mentre proseguono le ricerche degli altri corpi sul fondale. Il bilancio, ancora provvisorio, è di 111 morti. Se ne temono 300. Mentre sono 151 le persone tratte in salvo.


La giornata di ieri.


LE PAROLE DI PAPA FRANCESCO - "Innanzitutto, bisogna reagire e agire. Non ci sono termini abbastanza forti per indicare anche il nostro sentimento di fronte alla tragedia". Papa Francesco ha detto: 'Vergogna'.


IL PRESIDENTE NAPOLITANO -  "Siamo ormai dinanzi al succedersi di vere e proprie stragi di innocenti, sino alla più sconvolgente questa mattina a Lampedusa, che non si può girare attorno alla necessità assoluta di decisioni e azioni da parte della Comunità internazionale e in primo luogo dell'Unione Europea" dice il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "E' indispensabile stroncare il traffico criminale di esseri umani in cooperazione con i paesi di provenienza dei flussi di emigranti e richiedenti asilo. Sono pertanto indispensabili presidi adeguati lungo le coste da cui partono questi viaggi di disperazione e di morte".


OGGI LUTTO NAZIONALE - Il presidente del Consiglio, durante una conversazione telefonica con il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, ha voluto ringraziare il primo cittadino e gli abitanti dell'isola per "quanto fatto e stanno facendo" in questo momento di emergenza e tragedia". Il presidente del Consiglio Enrico Letta ha chiamato il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini per informarla personalmente della decisone del Cdm di proclamare per oggi il lutto nazionale a seguito della tragedia. Una decisione, ha spiegato Letta secondo il resoconto fornito, che vuole essere un segno di attenzione oltre che per quanto successo anche per l'isola. Il capo del governo ha quindi ringraziato il sindaco per tutto quanto gli abitanti hanno fatto e stanno facendo, oggi e nel passato, promettendo di recarsi di persona sul luogo non appena le condizioni lo consentiranno.


IL MINISTRO KYENGE - "Domani sarà giornata di lutto nazionale e sarà osservato un minuto di silenzio delle scuole", ha detto ieri il ministro dell'Integrazione Cecile Kyenge al termine del Consiglio dei ministri, convocato dopo la strage di immigrati a Lampedusa. "Sarà fatto - ha aggiunto Kyenge - un lavoro interministeriale per presidiare questa emergenza sul territorio e ragionare anche in termini di lunga durata".


GENOVA E LA SPEZIA RICORDANO LE VITTIME - Oggi, giornata di lutto nazionale per la tragedia del naufragio a Lampedusa, il Salone Nautico di Genova ricorda le vittime della tragedia con la bandiera a mezz'asta e un suono di sirena di tutte le barche esposte in Fiera alle ore 13. Dieci minuti di silenzio alla Festa della Marineria della Spezia per ricordare le vittime della tragedia di Lampedusa. La decisione è stata presa ieri sera dal sindaco Federici, dal commissario dell'Autorità portuale Forcieri in accordo con la Marina Militare. Alle 11,30, mentre il trombettiere della Marina Militare suonerà il silenzio sarà deposta in mare una corona di fiori e le navi alla fonda, anticipate dall'Amerigo Vespucci, suoneranno le sirene in ricordo delle vittime.


ALFANO - Il vice premier e ministro dell'Interno Angelino Alfano è a Lampedusa. Ha telefonato al commissario Ue Cecilia Malmstrom, che si trova a New York, dalla quale ha avuto solidarietà e sostegno. Insieme hanno concordato di lavorare per inserire la questione sbarchi all'odg del consiglio dei ministri Ue di martedì, a Lussemburgo. Alfano ha visitato il Poliambulatorio di Lampedusa per incontrare i sanitari che hanno avuto in cura i migranti giunti dopo il naufragio. Il ministro si e' informato sulle loro condizioni e ha incontrato i tre profughi che sono ancora ricoverati. "Questa sera da porto Empedocle partiranno 120 bare e dopo le procedure di polizia e il via libera della Procura le vittime del naufragio saranno sepolte in diversi cimiteri di comuni agrigentini che ci hanno dato la disponibilità. Per questo li ringrazio'', ha detto Alfano che domani alle 13 terrà un'informativa in Aula sulla tragedia . "Il fatto, ha proseguito Alfano, "è stato segnalato intorno alle sei di mattina ed in pochi minuti sono partite le operazioni di soccorso. I sommozzatori stanno cercando se ci sono corpi sotto lo scafo, le operazioni sono complesse perchè il fondale è profondo una quarantina di metri". Il barcone era partito dal porto libico di Misurata. A bordo soprattutto eritrei e somali, ha detto il ministro dell'Interno.


L'UNIONE EUROPEA - E anche l'Unione europea esprime "tristezza" per quella che e' una "vera tragedia". La morte dei migranti africani a Lampedusa "deve spingere all'azione", ha detto il segretario generale dell'Onu Ban Ki moon esprimendo dunque ''profondo cordoglio'' per le vittime. ''Non dobbiamo fare altro che osservare quanto accaduto questa mattina per notare la grande importanza di questo dialogo'', ha aggiunto Ban nel corso di un dibattito sul tema dell'immigrazione in corso al Palazzo di Vetro. "La Commissione sostiene gli sforzi per aumentare le risorse a Frontex, poichè queste sono senza dubbio tragedie che riguardano tutta l'Ue": così il portavoce del presidente dell'Esecutivo Ue, Jose Manuel Barroso, riferendo il contenuto della telefonata con Angelino Alfano. Barroso, nella telefonata con Alfano, ha ribadito la volontà dell'esecutivo Ue di fare tutti gli sforzi per evitare il ripetersi di queste tragedie, ed "ha ricordato l'azione della Commissione attraverso Frontex, e quanto questo strumento sia stato potenziato negli ultimi anni".