Tra la giornata di ieri e questa notte 15 mila italiani rientreranno dall'Egitto; altre 15-19 mila persone, in questo periodo di altissima stagione, sarebbero dovute partire a loro volta per le località turistiche del Mar Rosso ma, dopo lo 'sconsiglio' della Farnesina, partiranno solo poche decine di "irriducibili". Questo il quadro che fornisce il presidente di Fiavet, la Federazione delle agenzie di viaggio aderente a Confcommercio, Fortunato Giovannoni, secondo il quale la sospensione della destinazione Egitto è causa di danni economici, per gli operatori turistici, che ammontano tra i 30 e i 50 milioni di euro.
Stamane, venti turisti sono partiti per le località del Mar Rosso dall'aeroporto di Malpensa e una decina da quello di Orio Al Serio (Bergamo), dopo aver firmato una liberatoria al loro tour operator. Anche un volo Mistralair è partito stamani da Fiumicino per Marsa Alam, in Egitto, sul Mar Rosso, con 5 passeggeri a bordo.
"Non rischiano nulla - assicura Giovannoni - e forse la stessa precauzione presa dalla Farnesina è stata eccessiva, anche perchè ha creato tante difficoltà sia a noi operatori che ai turisti in partenza".
Alcuni tour operator hanno fatto partire i clienti per altre destinazioni, all'estero o anche in Italia, in Sardegna in particolare. In altri casi, i clienti hanno chiesto il rimborso.
''Chiameremo lo Stato a risarcire 95 milioni di euro ai nostri connazionali prigionieri di resort e strutture turistiche nelle località egiziane - afferma il presidente, Carlo Rienzi - e nello specifico, grazie a questa azione collettiva, gli italiani che attualmente stanno vivendo un incubo in Egitto potranno chiedere fino a cinquemila euro di risarcimento ciascuno per il danno da vacanza rovinata".
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