I circoli territoriali dell' Arci (Associazione Ricreativa e Culturale Italiana) hanno trovato un modo per rispondere positivamente alla crisi.I componenti di quest'associazione si sono, infatti, attivati sul territorio nazionale per dare nuova vita a vecchi spazi urbani inutilizzati, rigenerandoli a favore della cultura: una vecchia stazione ferroviaria trasformata in centro di aggregazione ad Osnago (Lecco); un cinema-teatro, un tempo abbandonato e oggi di nuovo in funzione, a Como; e ancora, un'ex area industriale trasformata in grande centro culturale a Savona.
"Queste buone pratiche vanno presentate e conosciute - commenta il responsabile Cultura dell'Arci, Carlo Testini - per capire se sia possibile trasferirle in altri luoghi". Le soluzioni, in tempo di tagli alla cultura, passano, secondo l' Arci, attraverso le associazioni, che si rimboccano le maniche per offrire spazi e occasioni alle comunità territoriali. "In questo periodo di crisi - aggiunge Testini - gli enti locali che non hanno fondi possono comunque collaborare con le nostre iniziative a favore della cultura mettendo a disposizione spazi inutilizzati".
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