I lavori a Molo Giano proseguono per ritrovare l’ultimo disperso, lo spezzino Gianni Jacoviello. In queste ore, spiegano dalla capitaneria, si procede con le analisi del materiale raccolto tra i detriti e una nuova mappatura dei fondali sulla base del materiale estratto. Le condizioni di lavoro sono difficili. La visibilità subacquea è un problema limitata ai 50 60 cm., la telecamera a volte riesce a entrare nel buio e coglie aspetti che fuggono all’operatore, le parti che sono crollate sono anche pericolose per l’incolumità dei nostri sommozzatori. In questo momento stanno operando due squadre di 6 lavoratori ciascuna.
C’è stato un incontro privato nelle scorse ore tra i familiari e alcuni soccorritori, i parenti delle vittime hanno voluto ringraziare del lavoro e dei sacrifici di questi giorni. Per quello che rigurda i funerali In questo momento c’è una riunione presso la prefettura per stabilire quando potranno svolgersi anche alla luce delle ricerche di queste ore.
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